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Un profilo del Ladispe

Già da alcuni anni i dipartimenti di Automatica e informatica e di Elettronica destinano considerevoli risorse al fine di creare e portare a regime il laboratorio interdipartimentale LADISPE (LAboratorio DIdattico SPErimentale), dedicato alla didattica di corsi afferenti al Consiglio di Settore dell'Informazione. Il laboratorio è pensato per svolgere sia esercitazioni sperimentali su dispositivi, circuiti e sistemi con l'uso di strumentazione elettronica, sia attività sperimentali che richiedano l'uso del calcolatore, con esclusione però degli aspetti di pura programmazione per la quale sono disponibili altre risorse presso il Politecnico. Sono previste sia le consuete esercitazioni, di durata ben definita, svolte dagli allievi autonomamente o con l'assistenza di docenti, sia le "tesine" sperimentali, di più ampio respiro, sia infine le illustrazioni dimostrative, condotte direttamente dal docente; di norma sono escluse dal laboratorio le attività didattiche inerenti le tesi di laurea, che spesso fanno riferimento ad attività di ricerca: fanno ovviamente eccezione le tesi sperimentali che producono risultati direttamente utilizzabili nell'ambito del LADISPE stesso.

I corsi interessati al LADISPE riguardano l'automatica, i campi elettromagnetici, le comunicazioni, l'elettronica, l'informatica e le misure; ad oggi si hanno o si prevedono attività nei campi dell'automazione discreta, della bioingegneria, dei circuiti logici, dei circuiti elettronici analogici e numerici, del controllo dei processi continui, dell'elaborazione digitale di segnali, delle misure elettriche ed elettroniche, dei sistemi di elaborazione e delle telecomunicazioni. Coordinati con il LADISPE sono anche alcuni laboratori del due dipartimenti, che svolgono attività didattica in campi specialistici, come ad esemplo le microonde, l'opto-elettronica, la radiotecnica e la compatibilità elettromagnetica.

Il laboratorio che come già detto, è interdisciplinare e interdipartimentale, nasce da alcuni laboratori sperimentali già in attività presso i due dipartimenti (ad esempio il Laboratorio Didattico Interdisciplinare del Dip. di Automatica ed Informatica ed il Laboratorio di Misure Elettroniche del Dip. di Elettronica) allo scopo di realizzare un polo di aggregazione per una didattica sperimentale di più ampio respiro. Il documento programmatico di costituzione è della prima metà del 1989 ed il Laboratorio ha iniziato la sua attività già nell'anno accademico 1989/90, l'inaugurazione ufficiale è avvenuta il 21 settembre 1993 ed il LADISPE è stato dedicato alla memoria del prof. Rinaldo Sartori, eminente figura di studioso ed insegnante, compiutamente illustrata in un altro articolo. Il laboratorio è strutturato in quattro sezioni (Automatica, Elettronica, Informatica, Misure) ed è gestito da una commissione costituita da otto docenti (quattro per dipartimento) e da due studenti (uno del Consiglio di Amministrazione ed uno del Consiglio di Settore).

Per illustrare la mole di lavoro svolta dal Laboratorio e per dimostrare l'interesse che ha suscitato in docenti ed allievi sono sufficienti i pochi dati che seguono: i corsi che hanno utilizzato il LADISPE sono stati quindici nell'anno 1989/90, quattordici negli anni 1990/91 e 1991/92 ed infine diciassette nell'anno 1992/93, gli allievi che hanno frequentato il Laboratorio sono stati 1250 nell'anno 1992/93, e le ore in cui il Laboratorio è stato occupato da allievi ha raggiunto un massimo di 1500 negli anni 1991/92 e 1992/93. Può essere interessante vedere anche il numero medio settimanale di ore di occupazione "ufficiale" durante i semestri. Dedotto dal numero di ore a calendario per ogni corso, che è di 32 ore nel 1992/93: l'apparente discrepanza con il dato precedente si spiega con le tesine per svolgere le quali gli allievi hanno occupato il laboratorio sia al di fuori dell'orario ufficiale sia nei mesi di intervallo tra i semestri. In sintesi, si può pensare che con le risorse attuali di spazio e di personale non docente, il Laboratorio è ormai a regime per l'attività didattica che può esservi sviluppata.

Proprio il personale non docente rappresenta uno dei nodi che limitano l'espansione del laboratorio e che non permettono l'accoglimento di nuove esigenze di didattica sperimentale già presentate da alcuni corsi. Infatti lavorano nel LADISPE, escludendo l'attività amministrativa svolta dalle segreterie dei due dipartimenti, un tecnico laureato di settimo livello a metà tempo per ciascun dipartimento. Un tecnico di sesto ed uno di quarto livello, oltre a un tecnico laureato ex art. 26. Il personale è dunque già oggi largamente insufficiente per gestire un laboratorio che lavora con i ritmi sopra indicati.L'altro nodo critico è rappresentato dagli spazi: il laboratorio si estende oggi solo su 274 m2, provenienti dai precedenti laboratori e da aree recuperate all'interno dei dipartimenti; la non contiguità degli spazi naturalmente aumenta le difficoltà di gestione. La speranza è che si concluda rapidamente l'iter per la ristrutturazione completa dei dipartimenti elettrici, in modo da avere la disponibilità per il LADISPE di un'area unica di circa 400 m2, che dovrebbe essere sufficiente per soddisfare tutte le esigenze e che permetterà una gestione modulare degli spazi, in modo da ottimizzare l'accesso contemporaneo di allievi appartenenti a più corsi.

Concludiamo illustrando gli investimenti che sono stati fatti nei vari anni accademici per creare ed incrementare la strumentazione (e, per una piccola parte, gli arredi) del laboratori e che danno un'idea dell'impegno profuso nella realizzazione del LADISPE. Si e partiti da un insieme di apparecchiature, valutate in circa 500 milioni (un po' più di 200 milioni dal Dip. di Automatica e informatica e Un po' meno di 300 milioni dal Dip. di Elettronica), che provenivano dalla dotazione dei vari laboratori confluiti nel LADISPE e che hanno costituito l'investimento iniziale. Nell'anno accademico 1988/1989 in previsione della costituzione del Laboratorio, e negli anni successivi sono intervenuti sia l'Amministrazione con fondi destinati alla didattica sia i due dipartimenti con fondi vari per un totale di 943 milioni: l'investimento nel LADISPE è dunque dell'ordine del miliardo e mezzo di lire, con circa 700 milioni da parte dell'Amministrazione ed il resto dai dipartimenti. E' tuttavia necessario ancora uno sforzo finanziario non trascurabile sia per sostituire apparecchiature ormai obsolete sia per dotare il laboratorio di nuovi strumenti per alcune delle esercitazioni già operanti sia, infine, per acquistare le apparecchiature necessarie per le nuove esercitazioni che saranno sviluppate nei nuovi locali.

Autori: Franco Ferraris, Cosimo Greco

Tratto da: "Linee", numero di Aprile 1994